Adozione a distanza, un gesto d'amore...
I rifugi brulicano di occhi che se avessero la parola potrebbero raccontare le esperienze più indicibili, creature che arrivano nei modi e nelle condizioni più disparate.
ADOTTARLI VUOL DIRE REGALARE LORO AMORE, CURE E PROTEZIONE…ANCHE A DISTANZA.
Scegli l’amico o gli amici che vuoi adottare, clicca sulla foto per conoscerli meglio.
I materiali dell’adozione a distanza verranno inviati entro un mese.

BAMBI
Per fortuna, una volontaria dell’Enpa che stava accudendo proprio una mamma con i suoi cuccioli, mi portò a casa. Penso ci sia del miracoloso in una gatta, già affaticata dall’accudimento dei propri cuccioli, che accoglie teneramente anche una creatura stremata e bisognosa come me. I miei fratellini e la mia mamma adottiva hanno trovato tutti una casa. Io ben presto ho cominciato a presentare problemi neurologici che mi impedivano di alzarmi e alimentarmi da sola, ma i volontari del rifugio dell’Enpa di Pavia dove vivo, non si sono dati per vinti.
Dopo molte cure sono diventata la bella gatta che vedete, ora mangio e bevo da sola e uso perfino la cassettina. Sono molto coccolona, mi piace stare con gli altri e se mi lasciano anche solo un momento, col mio miagolio protesto subito. Certo, sono sempre molto delicata, ma qui al rifugio mi vogliono bene e mi accudiscono con ogni riguardo.
BOOK
Ora Book vive al rifugio ormai da un anno ed è cresciuto giocando con gli altri cuccioli; è un cagnolino forte e giocoso, che va d’accordo con tutti. Nessuno lo ha mai voluto, i potenziali adottanti lo guardano e dicono “poverino!”, ma poi passano oltre, a sottintendere che un cagnolino cieco non sia neanche da prendere in considerazione.
Lui non se ne cura, vive sereno e mostra di prendere qualunque cosa come un dono. Conosce ogni angolo del rifugio e vede tutto con “i suoi occhi diversi”: il suo è un mondo di odori e sensazioni. Creatura meravigliosa, entusiasta di ogni cosa e del tutto ignara di avere un difetto, che, in realtà, per noi è il valore aggiunto che ci ha permesso di tenerlo e godere della sua rara indole.
A Book basta poco: una quotidiana ciotola piena, i compagni cagnolini, e noi… i suoi cari amici umani, che lo amiamo e che lui ama teneramente, non mancando di dimostrarlo continuamente, lasciandosi andare, con quella coda sempre in movimento e la bocca piegata in un “sorriso”. Possiamo dire che Book viva felice e per i volontari dell’Enpa di Agrigento è una vittoria e una quotidiana lezione di vita, perché con quell’aria sempre giocosa, pare dire a tutti che ognuno ha il dovere di sfruttare al meglio le proprie abilità e che anche la più piccola vita ha un grande valore e va vissuta come un dono, per cui dire grazie!!!
CAMI
Nei primi giorni piangeva continuamente, non riusciva a sopportare il distacco dalla sua mamma e non poteva certo sapere a cosa era scampata. Patrizia ha fatto di tutto per consolarla; coccole, carotine e tanto tempo passato insieme. Ora ha una stalletta tutta sua, le piace sgambettare nel campo e ha fatto amicizia con le caprette che tollerano pazientemente la sua irruente giocosità.
Cami è una cucciolona che non si stanca mai di giocare e curiosare ogni cosa le capiti intorno. Non ama stare sola, quando non vede Patrizia per un po’ la chiama con un raglio che riserva solo a lei e, appena la rivede, gesticola illuminandosi tutta. Cami insegna che qualunque lingua è comprensibile a chi desidera comprendere. Vedendola rincorrere la cagnolina Lolli Polli intorno alla rete senza mai stancarsi, i volontari di Enpa Modena si sentono fortunati nel prendersi cura di questa bizzarra, curiosa e simpatica creaturina.
CATERINA
Caterina è tutto per lui, l’amica, gli occhi, la compagna di giochi e di ogni momento. Si, perché dove va lei, lì si sposta lui e se si parla di Book, si parla anche di Caterina. Book, con quella bocca piegata sempre in un sorriso, e quell’aria giocosa è una quotidiana lezione di vita sul dovere di sfruttare al meglio ogni abilità.
Caterina da parte sua, è l’esempio del vero amore. Nel suo modo di guardare e considerare il suo amico Book, nei colpetti che gli dà quando gironzolano fianco a fianco, nella delicatezza di affrontare i pasti insieme. Fra questa due creature si riconosce davvero l’affetto più sincero.
TYSON
Poi, poco per volta, ha iniziato ad abituarsi alla nuova vita. Ora Tyson è un bellissimo cane adulto, ama andare a passeggio ogni giorno con i volontari a cui è più affezionato e con i quali riesce a tirare fuori il suo lato giocoso. Sarebbe un sogno meraviglioso se arrivasse al rifugio qualcuno proprio per lui: una persona, una famiglia che gli lasciasse il tempo di prendere confidenza e desiderasse condividere la quotidianità con un cagnolone riservato, ubbidiente e affezionato.
Un modo per riscattare quel cucciolone che da tanto tempo attende di essere riportato a casa e ma sul quale, in questi anni, nessuno venuto al rifugio in cerca di un compagno a quattro zampe, ha posato lo sguardo. Nel frattempo, i volontari cercano di farlo vivere al meglio, pur con le limitazioni che la vita in struttura impone.
DUBLINO
Questa è stata la mia salvezza. Ero molto piccolo, magrissimo e i miei occhi terrorizzati non sapevano dove posarsi. Il veterinario è intervenuto subito sottoponendomi a varie terapie per ridurre il problema all’intestino, causato da una grave diarrea che durava da chissà quanto. Per alcuni giorni sono migliorato, ma poi è sopraggiunta una grave ricaduta ed è stato indispensabile l’intervento chirurgico. Ho subito varie operazioni prima di essere considerato fuori pericolo.
Ricordo che prima dell’ultimo intervento i miei amici umani sembravano molto tristi: ormai ero diventato un gran bel micio grigio fumo, sempre un po’ ribelle e loro mi tenevano teneramente in braccio accarezzandomi. Ebbene! La speranza e l’affetto hanno voluto che io fossi qui con loro e con voi, perché si è risolto tutto nel migliore dei modi e ora godo di ottima salute. Comincio ad essere un po’ meno selvatico e vivo con Bambi, Dix, Yuri e Milcare, tutti micetti con una storia a lieto fine da raccontare.
FIOCCO
Un micio di una bellezza ultraterrena, bianchissimo, con un occhio dorato e l’altro azzurrino. Quanta sofferenza e confusione in una creatura gettata via da quella che considerava la sua casa. Dopo l’intervento, tornato al rifugio senza più le orecchie, ha avuto una convalescenza lunga e faticosa, trascorsa in gabbia, con un fastidiosissimo collare per accelerare la guarigione. Le nuove mamme, con la loro dolcezza, hanno curato le profonde ferite del corpo e anche quelle del suo cuore.
Ora Fiocco si è ripreso e si è ambientato bene. Creatura di aliena bellezza anche senza orecchie, ha accettato di restare al gattile Enpa di Lipari, con tanti altri gatti “felici”, dove Norma e Mery lo adorano e viziano come un bambino. Lui si avvicina e con le sue testatine, le sonore fusa, i suoi splendidi occhi diversi, mostra di fidarsi completamente di questi esseri umani, che lo hanno salvato e che amano tutto di lui e non lo abbandoneranno mai.
FLY
Ormai sono parecchi anni che Fly vive al rifugio, condivide il box con Spillo, cagnolino trovato randagio come lui, e insieme scorrazzano liberi nel parco e giocano: Spillo per Fly è un amico, un compagno, la sua figura di riferimento.
Con le persone che non conosce è estremamente introverso e distaccato, ma con i volontari che si occupano di lui è un gran coccolone e trova il modo di dimostrare quanto gli sia affezionato. Scodinzola senza sosta, guardandoli con i suoi occhioni scuri di una tenerezza indescrivibile. Al rifugio Fly e Spillo sono sereni, sempre insieme e vivono l’uno per l’altro.
GIGIO
Dolcezza e fermezza sono state la miglior medicina per un cavallino abituato al niente. Ormai posso dire che al rifugio dell’Enpa di Monza ho trovato una casa e che tutti conoscono la mia personalità bonaria. Ho alcuni amici, come Silvestro, che è un simpatico montone, e alcune caprette. Insieme, in una sorta di pet therapy, siamo la gioia di un gruppo di ragazzi che spesso vengono a passare un po’ di tempo con noi
GIGANZIO
C’è chi pensa che le misure rendano un cane più impegnativo, ma non è così per Giganzio, cagnolone timido e impacciato. Se lo si osserva, anche solo per poco, si vede un animalone maldestro, buffo e scoordinato, un vero simpaticone, ma bello così com’è. Al rifugio è amato da tutti e strappa risatine solo a guardarlo. Giganzio è un vero pigrone, amante della tranquillità e delle coccole, che i volontari gli elargiscono in ogni momento.
Sarebbe una compagnia davvero piacevole per chi volesse un amico discreto, un po’ goffo, ma tanto affettuoso.
HEIDI
Si è abituata in fretta a camminare con tre zampe e pare non accorgersi della differenza mentre gioca con i volontari o corre insieme ai suoi compagni di rifugio. Malgrado i trascorsi dolorosi, Heidi va d’accordo con tutti e i suoi splendidi occhioni verdi sono pieni di fiducia e amore per i suoi salvatori e anche per gli amici a quattrozampe con cui vive in piena armonia.
JAMES
Ma James non era apparso molto d’accordo: dopo l’ennesima volta in cui si era ripresentato di fronte all’ingresso dell’Oasi, finalmente i volontari hanno deciso di aprirgli le porte e accoglierlo come ospite fisso. James è diventato la mascotte di tutti i ragazzi che arrivano a visitare l’oasi, estremamente dolce, simpatico e gioviale con tutti. Vive con le caprette Matilde e Melly, con i caprioli Lilli e Tina e con Graziata, la mini tacchina sfuggita alle “tavole delle feste” che la famigliola delle caprette di James ha subito adottato, tanto da dormire tutti insieme nelle casette.
È uno spettacolo vedere tanti animali così differenti fra loro, eppure tanto vicini e in armonia. Qui nell’Oasi Enpa di Trieste le differenze diventano solo un arricchimento, e gli animali lo sanno: vedere le caprette accoccolate vicine con gli occhietti vispi di Graziata che fanno capolino proprio nel mezzo, è davvero un’emozione che non si può descrivere.
GWEN
JOJO
Da subito ha trasformato il rifugio nella sua casa e i volontari nella sua famiglia. Si arrampica come un gatto e esce dal box ogni volta che lo desidera. Per anni è stata amica per la pelle di Rocco, anziano cagnolone che, quando è scomparso, è stato vegliato fino alla fine da Jojo e da Annalisa. Jojo è stata sostenuta da una terapia omeopatica per paura che il dolore la travolgesse, ma lei è un insegnamento vivente per tutti, con tanto entusiasmo e voglia di vivere da essere un sostegno per chiunque intorno a sé.
Guardiana del rifugio, attenta, affidabile e tenace, tutto sa e qualunque estraneo arrivi, viene scannerizzato e approcciato con prudenza. Le volontarie le parlano continuamente, perché lei tutto comprende e risponde con i suoi vispi e sinceri occhioni. Ultimamente ha un nuovo amico, il capriolo Gianmaria che spesso arriva nei pressi del rifugio per salutarla. Potremo parlare per ore di Jojo e avremo sempre cose da raccontare.
TONINO
Di una magrezza impressionante, il povero Tonino ha dovuto essere curato e accudito per molto tempo. Al rifugio ci vive ormai da un paio d’anni, è una taglia grande, un bellissimo cane corso e i volontari pensano sia stato gettato via da qualcuno che, forse, lo ha tenuto finché cucciolo.
Tonino ha avuto bisogno di un po’ per fidarsi delle persone che si prendono cura di lui, ma i volontari che, purtroppo di creature abbandonate e maltrattate come Tonino ne hanno viste tante, fanno di tutto perché stia al meglio e puntano a trovare la famiglia giusta per lui.
LARA J.
Ha un’intelligenza davvero viva, osserva, sa sempre tutto e quando vuole uscire non fa altro che aprirsi la porta da sé. Va d’accordo con tutti e gioca con i suoi simili, non importa che siano maschi o femmine. Ha legato tantissimo con una volontaria che ha un vero e proprio debole per lei e che ogni giorno fa una capatina al rifugio, anche solo per farle una coccola. Malgrado i trascorsi randagi, Lara J. è una creatura entusiasta, gli occhi vispi e sinceri, la bocca sempre piegata in un sorriso: sarebbe davvero una buona amica per chi volesse averla con sé. In una famiglia sarebbe un componente positivo, allegro e tanto, tanto affettuoso.
LAZZARO
Ora è un bellissimo micione estremamente affettuoso, tanto giocherellone e anche un po’ grossolano, con tutta quella voglia matta di compagnia e di interagire con gli esseri umani. Questo piccolo miracolo vivente è stato chiamato Lazzaro e i volontari cercano di passare più tempo possibile a giocare con lui nel giardinetto, il paradiso dei mici. Una parte recintata, allestita con casette di legno, piante su cui arrampicarsi, cucce, cesti, giochi, dove la forte personalità di Lazzaro si può sbizzarrire imparando a condividere gli spazi con altri compagni mici. Lazzaro ha la Fiv, una malattia che colpisce solo i gatti e rende le difese immunitarie basse, ma con cui si può convivere, con qualche attenzione e controllo periodico dal veterinario in più.
Ormai sono vari mesi che Lazzaro vive al gattile e non ha ancora avuto l’occasione di trovare una famiglia tutta sua. Sono tanti gli animali che finiscono per morire sulla strada, senza essere aiutati e senza che a qualcuno importi di loro…Lazzaro è un piccolo, grande, dolce miracolo e ci auguriamo che presto si materializzi qualcuno che desideri la compagnia di questo micione bello, simpaticissimo, affettuoso e col quale ci si può divertire molto a giocare e stare in compagnia.
LEDA
In questi anni Leda si è ambientata molto bene nella palazzina del rifugio. Ama salire ovunque, sul frigorifero, sui mobiletti, perfino sopra il forno a microonde: se per caso viene richiamata in qualche modo, si gira sdegnata e dopo aver ammonito il colpevole con gesto felino, scappa come un fulmine. La nostra splendida occhi di smeraldo non ha trovato una famiglia che la portasse via con sé.
L’incidente non l’ha privata solo della coda, ma anche della capacità di contenere le feci, che le sfuggono senza che possa farci nulla. Lei, con quel suo musino dolce, quel fare sinuoso che non ha bisogno della coda per essere gatta fino in fondo, si fa perdonare qualunque cosa dai volontari che conoscono le sue abitudini e che si prodigano per accontentarla. Del resto come si fa a dire di no a una creatura il cui nome significa “donna”?!?!
LILLO
Lillo è affettuoso e tanto giocherellone, l’amicone ideale anche per i bambini. Probabilmente proprio questo è stato per i primi mesi della sua infanzia, prima che sopraggiungessero le crisi epilettiche di cui è affetto che, forse, ne hanno causato l’abbandono. Ora Lillo sta bene, l’epilessia viene tenuta sotto controllo con le medicine e lui pare sereno.
Va d’accordo con tutti, cani e persone e si è ambientato benissimo al rifugio che ormai ha acquisito come casa sua, insieme ai compagni e ai volontari che ora sono la sua famiglia. Tutti noi speriamo che Lillo possa trovare qualcuno che lo meriti e che desideri averlo con sé, ma per ora lo teniamo d’occhio.
LUPINO
Da quei suoi occhioni che dicono tutto, traspare l’innocenza e la dolcezza di una creatura che il destino ha messo a dura prova da cucciolo. Tutti noi speriamo che il giovane Lupino trovi una famiglia, ma fino ad allora lo seguiamo al rifugio di Copertino dove è la gioia dei volontari che si occupano di lui e degli amici a quattrozampe con i quali non si stanca mai di giocare.
MEMOLE
Ci sono voluti mesi prima che si stabilizzassero le crisi epilettiche aumentate dal profondo stress dell’abbandono. In un anno Memole si è ambientata e, grazie all’amore dei volontari e alle giuste medicine, anche l’epilessia è sotto controllo. Vive in un grande box che condivide con un anziano cane tranquillone. Ormai si è molto affezionata ai volontari che la coccolano e le vogliono un mondo di bene e che, per farla stare al meglio, le hanno messo un morbido divanetto come cuccia, dove si spaparanza contenta. È un po’ timida con le persone che non conosce, ma bastano poche carezze per conquistarla.
È curiosa di ogni cosa e se sente un rumore improvviso fugge spaventata a gambe levate, per poi ritornare sui suoi passi a cercare le rassicurazioni dei suoi amici volontari. Vera intenditrice di parmigiano, la nostra Memole se ne sente il profumo non ti molla più…c’è il rischio che trovi il modo di papparselo tutto. Memole sarebbe la cagnolona ideale di chiunque voglia un’amica buona e intelligente: merita qualcuno che abbia un pochino di tempo da dedicarle. Sarebbe del buon tempo passato insieme per entrambi.
FRANK
PAOLINA
Non è stato facile riuscire a prendere una mamma gatta tanto spaventata e dei cucciolini così selvatici. L’intera combriccola è stata portata al rifugio e si sono trovati subito benissimo con una tale abbondanza di cure e cibo. Mamma Paolina, a dispetto del terrore provato all’inizio, si è tranquillizzata in fretta.
Valentina, volontaria infaticabile, è riuscita ad addomesticare i cucciolini, così tutti e cinque hanno trovato subito casa. Nessuno ha ancora voluto con sé la dolce Paolina, forse per quella zampetta che le manca a cui lei non pare far caso muovendosi con una tale eleganza che non si nota neppure. Adesso è una bella gatta sterilizzata che, col suo musetto dolcissimo e i suoi occhioni dorati, riesce ad affascinare chiunque l’avvicini. Chissà chi sarà così fortunato da averla come amica del cuore!
PAOLO
Ora sta benissimo, è un cagnolino delizioso e va d’accordo con tutti. Trascorre le sue giornate a giocare con gli altri cani e ama essere coccolato all’inverosimile. Appena una volontaria lo avvicina, lui la guarda con quei suoi bei occhioni nocciola e le va incontro tutto contento facendole una montagna di feste. Un cagnolino di tale dolcezza e simpatia starebbe davvero bene con chi desiderasse avere vicino un amico tanto buono, divertente e sincero.
PASQUALINO
Solo due le pecorelle salvate dall’Enpa, uniche sopravvissute a mesi di vita randagia, agli attacchi degli animali selvatici e alle malattie. Schive, selvatiche, inavvicinabili dagli esseri umani. Quante difficoltà per un agnellino, affrontate ancora prima di nascere. Il suo nome rappresenta il miracolo di una creatura che contro ogni avversità riesce a venire al mondo, il simbolo della vita che vince, malgrado tutto.
Pasqualino fin dalla nascita ha dimostrato di essere un curiosone. Imita la mamma che mangia il fieno, gironzola per il prato annusando e guardando tutto. Qualche giorno e le zampette sono passate dal bianco accecante al grigino. Esilarante l’incontro con l’asinella Cami, lei si è avvicinata con cautela, lo ha annusato, ma lui non ha avuto timore, neanche un po’. Sono rimasti per un momento naso a nasino a conoscersi. Come tutti i cucciolotti che si rispettino, il nostro agnellino ha la giornata piena: dorme, mangia e curiosa.
Quando la mamma esce dalla stalla, lui comincia a chiamarla con quella sua vocina, una melodia infantile che Patrizia non riesce a descrivere, tanta è la tenerezza che suscita. All’Enpa di Modena gli animali vengono accuditi con dedizione e affetto, e la nascita di Pasqualino proprio nel periodo di Pasqua ha allietato tutti i cuori.
PEPITO
È sempre sembrato assurdo ai volontari che lo conoscono bene, ma la gente che incontrava Pepito per strada ne era spaventata, scambiando probabilmente la sua disperazione per aggressività. Per fortuna i volontari lo hanno trovato e portato via con sé. Al rifugio, Pepito si è rivelato un cagnolino docilissimo con le persone e un buon amico per Ettore, Peppino, Braian e gli altri compagni con i quali condivide ogni momento della giornata.
Di aggressivo non ha mai avuto nulla, e i suoi intelligentissimi occhi nocciola da tanto tempo hanno lo sguardo di un cane felice e sereno.
FRANCESCO
Dopo qualche mese al rifugio è stato affidato e ha subito legato con l’altro cagnolino della famiglia, giocando in giardino e condividendo ogni momento. Quando, dopo poco tempo, i volontari hanno ricevuto una segnalazione del maltrattamento, si trattava di Francesco e del suo amico: per motivi di salute i familiari non riuscivano più ad accudirli, ma invece di chiedere aiuto li avevano segregati. Una volta riportato al rifugio, con tanta pazienza e ogni maniera possibile, lentamente i volontari sono riusciti a vincere la sua profonda diffidenza e a fargli comprendere che vi erano persone a cui importava di lui.
Sono passati alcuni anni e Francesco è un bravo aiutante: quando al rifugio arriva un cucciolo, lui è il primo educatore che gli si avvicina, lo ribalta, mettendogli delicatamente una zampona sul pancino insegnandoli, immediatamente, la gerarchia del gruppo. Quando viene portato a passeggio da una volontaria anziana è commovente come stia al passo e faccia attenzione a non tirare il guinzaglio. Lui che è un enorme “orsone bianco”, molto determinato con i suoi simili, con i volontari sa essere di una dolcezza e una delicatezza indescrivibili.
Purtroppo fino ad ora non ha trovato la famiglia giusta, chi viene al rifugio per adottare un animale resta timoroso di fronte a lui che appare tanto grande, tanto bianco e non si vede quanto affettuoso sappia essere, perché mostra diffidenza con chi non conosce.
PUCCA
Divido il box con due amici piccoli come me, dormiamo vicini, vicini nella stessa cuccia e abbiamo una lampada che ci scalda se fa freddo. Al mattino esco dal box e mi fiondo nell’ufficio dove c’è Marco. Qui passo tutta la giornata a giocare, a guardare chi va e chi viene e a farmi viziare. Ogni volta che qualcuno si ferma a parlare con me, comincio a correre, prendo velocità e mi ribalto dalla gioia.
QUASIMODO
Viene strigliato ogni giorno prima di uscire dalla stalletta, cosa che gli piace molto; poi si avvia per i prati in compagnia dei suoi amici cani e sdraiarsi tutti insieme al sole. Alla sera torna felice nella sua stalla dove lo aspetta una bella dose di carotine dolci. “Quasi” ha una malattia progressiva e non curabile che colpisce i tendini degli arti anteriori, facendolo camminare con difficoltà. Le uniche cure possibili sono il pareggio degli zoccoli tre volte l’anno e prati morbidi su cui camminare, per questo il fondo della sua stalla è una lettiera di trucioli che i volontari non gli fanno mai mancare.
Sono tutti impressionati nel vedere con quanta tenacia e dignità affronti le difficoltà e il dolore. E malgrado tutto, questa creatura, che col suo biancore sembra quasi un extraterrestre, diffonde intorno a sé un’enorme quantità di dolcezza.
RANIA
Ma non avendo potuto affidarla da piccola a una famiglia, Rania ha fatto del rifugio la sua casa. Dolce, schiva e estremamente affascinante, non si concede mai interamente per le coccole. Il mantello grigio argento, due perle verdi per occhi, l’atteggiamento sfuggente da gatta fino in fondo e l’eleganza innata, hanno donato a Rania il nome di una regina.
ROLLY
Giocare con lui è uno spasso: lo sguardo entusiasta, il sorriso stampato, l’inchino giocoso in attesa del tiro della pallina e il lanciarsi in una corsa sfrenata per acciuffarla al volo…. Rolly è davvero una simpatica compagnia. E anche se ha superato la decina d’anni, sembra sempre un cucciolone, bello, rosso e sorridente. Ogni giorno i volontari lo portano a passeggio insieme a Roy, il suo caro amico dal caratterino complicato proprio come lui.
LOLA
E’ una gatta di rara bellezza, dal pelo color perla, che va d’accordo con tutti ed è davvero molto affettuosa. Quando gironzola libera nel rifugio, all’improvviso i volontari la vedono comparire, lei li avvolge nel suo sguardo luminoso e incantatore, avvicina il musetto e comincia a fare le fusa.
Lola è uno di quegli animali che avrebbe bisogno davvero di un’adozione del cuore e che sarebbe una buona amica, tenera e mai noiosa.
THIAGO
Quando ha capito che nessuno voleva fargli del male, Thiago ha subito mostrato di amare le coccole e ha legato davvero molto con le persone che si occupano di lui. Quotidianamente adora andare a passeggio e più la camminata è lunga, più si diverte.
I volontari sono davvero impressionati che un cane che deve aver sofferto molto sia riuscito subito a mostrare tanta dolcezza e abbia tanta gioia di vivere. Del resto a lui basta poco per essere sereno, una passeggiata, qualche coccola e la compagnia delle persone che lo hanno salvato e che ora si prendono cura di lui.
SPILLO
Certo, è molto difficile per un cagnolino abituato a vivere libero e senza contatti con le persone riuscire ad adattarsi alla vita in rifugio. I primi mesi sono stati veramente traumatici, ma dopo alcuni giorni è stato trasferito in un box con altri trovatelli e ha cominciato a tranquillizzarsi. I suoi nuovi compagni lo hanno aiutato molto. È rimasto un cane indipendente e guardingo con gli esseri umani, ma ora ha capito che quelle stesse persone non gli sono ostili e non gli fanno del male.
È un cane molto dolce a modo suo: i suoi occhi parlano, possono raccontare innumerevoli lezioni di vita e soprattutto narrano di un piccolo cane che, fin dalla nascita, ha cercato di sopravvivere in un mondo su misura per altri. Soffre di epilessia e prende un farmaco a vita, ma in questo modo tiene a bada la malattia. Ha imparato rapidamente ad uscire nel parco, gironzolare, giocare con i compagni e tornare soddisfatto nel suo box.
MAYA
TINA
Ha legato con i volontari che da anni si occupano di lei, con loro riesce ad essere aperta e affettuosa. É davvero tenero vederla quando comincia ad abbaiare, quasi modulando le parole per chiedere un buon biscotto, con quell’irresistibile sguardo vispo e divertito. Ama andare a passeggio ed è molto educata col guinzaglio, ma deve conoscere le persone che l’accompagnano, altrimenti non si gode il momento. Condivide la cuccia con Punto e Rosy, e tutti e tre sono amici inseparabili.
Tina va davvero d’accordo con i suoi simili, ogni giorno gira in tutta l’area recintata del rifugio, e si diverte con tutti gli altri cani a giocare, correre, ma anche solo a riposare in compagnia. Ha una forte preferenza per la compagnia di Norman, un meraviglioso giovane maremmano del quale cerca di attirare l’attenzione in tutti i modi.
TREDICINO
Mi hanno rifiutato ben due volte, prima da cucciolino, lasciato di fronte al gattile, poi da una famiglia che, dopo avermi tenuto per un po’, mi ha riportato indietro perché diceva che sporcavo. I volontari questa cosa non l’hanno mai capita e anch’io ne sono rimasto molto turbato, tanto che, per la malinconia e lo stress, ero pieno di ferite che mi procuravo da solo. Pian piano, grazie alle cure e al profondo affetto delle volontarie, ho capito che al gattile ero molto amato e avevo una quotidianità piena e stimolante.
Qui sono diventato il beniamino di tutti, anche del ristorante vicino al rifugio, dove in estate vado sempre a “lavorare”, per raccogliere infinite carezze e ottimi bocconcini di pesce! Mi descrivono come un micione molto educato: io mi presento sotto il tavolo e qualcuno mi nota sempre. In gattile mi sento molto accudito dalle mie mamme volontarie e, anche se siamo in tanti, loro hanno un riguardo particolare per ognuno di noi, anche se io resto dell’idea di essere il loro preferito. Tutti mi rispettano, ho solo qualche problemino con Mirtillo, un gatto tutto nero che si dà un sacco di arie e crede di essere lui il capo.
Se qualcuno arriva al portone del rifugio, io corro a riempirlo di moine, così mi becco le coccole e difendo il mio rango di responsabile dell’oasi felina “i gatti felici di Lipari”. Se qualcuno viene a trovarci mi ritrova ad accoglierlo: gli gironzolo intorno, gli faccio un po’ di fusa, poi lo ipnotizzo con il mio incantevole sguardo dorato e solo dopo gli permetto di coccolare anche i miei compagni.
ISA
Nessuno, però, si è dato per vinto: con le cure e la riabilitazione adeguate, ora Isa, con il suo carrellino, può andare a spasso per il prato e anche correre incontro alle volontarie per farsi coccolare. Ha bisogno quotidianamente di cure e di una particolare toeletta, ma il modo in cui guarda Federica, Azzurra e Paola, che la accudiscono come un neonato, mostra loro tutto l’affetto di una creatura riconoscente.
Veder correre Isa, vederla sorridere e vivere una vita piena, malgrado l’handicap, è pura gioia.
JACK
Jack ha un carattere indipendente, ma anche molto tenero e ama farsi coccolare dai volontari, ai quali è molto affezionato. Quando uno sconosciuto gli si avvicina mostra subito un po’ di diffidenza, ma basta proprio poco per entrare nelle sue grazie. Condivide il box con Rita e Monnalisa, due cagnoline dalle quali si fa fare davvero di tutto: con loro passa ogni momento ed è uno spettacolo vederli quanto si divertono a correre a perdifiato nel prato.
Possiamo solo goderci il fiero e buon cagnolone che è Jack, sperando che possa arrivare la famiglia giusta per lui. Per ora la famiglia che lo ama e che lui ama, sono i volontari e le sue amiche del cuore.